Il Metodo PI, Psicobiologia Emotivo-Comportamentale Integrata, è una metodologia di intervento psicoterapico che integra ISTDP, Metodo Ekman e modelli di coaching.
Ideato da Erica Poli, Medico, psicoterapeuta e psichiatra e Diego Ingrassia coach e formatore specializzato in competenze emotive; è un approccio di esplorazione della persona olistico e più immediato rispetto alle tradizionali terapie psicologiche.
Si utilizzano tecniche di mobilizzazione dell’inconscio e di analisi emotivo-comportamentale per guidare la persona in un percorso volto al suo benessere e alla costruzione del suo equilibrio emotivo.
Il metodo PI si focalizza sulle dinamiche che si attivano nel “qui ed ora” della relazione tra la persona e il terapeuta, sulla presa di contatto con le emozioni profonde ed inconsce, associate alle problematiche di vita che la persona vuole risolvere, e su come questo contatto viene deviato dalle difese psichiche e dall’ansia.
Le difese e l’ansia, separano la coscienza dalle emozioni più profonde, e questo è causa della problematica che manifesta la persona.
Queste difese psichiche dalle emozioni si sviluppano nell’infanzia, all’interno della relazione di attaccamento con le figure di accudimento, a causa di traumi più gravi come trascuratezze, distanza emotiva, abbandoni, maltrattamenti o veri e propri abusi fisici, psicologici e sessuali.
Questo processo si può attivare anche in situazioni meno gravi, dipende da come il bambino percepisce la situazione. Possono essere anche eventi in cui il bambino ha percepito che le sue emozioni non potevano essere espresse perché sentiva che non c’era spazio o accoglienza per poterle esprimere.
Per esempio bambini che diventano buoni e gentili rinunciando ai propri bisogni per far contenti i genitori, per farsi vedere amabili.
La ferita dell’attaccamento, per essere gestita, porta la psiche a attivare dei meccanismi di difesa, che permettono di non sentire quel dolore.
Questa compensazione ha, però, un prezzo alto che si paga lungo la crescita, con lo sviluppo di sintomi e disagi psicologici, fisici e emotivi.
Mobilizzare le emozioni profonde, riconoscere le difese e i segnali corporei dell’ansia, in un setting sicuro e protetto, permette l’accesso diretto all’inconscio e e a quelle emozioni che non sono state contattate e espresse nel passato.
La guarigione avviene attraverso il permettersi di sentire le emozioni e di poterle finalmente esprimere, alla presenza di un testimone attento e accogliente, che è il terapeuta.
Lo scopo è, dunque, giungere alla piena espressione delle emozioni represse, che determina uno sblocco energetico e lo sprigionarsi di una nuova e potente forza curativa.